Premesso che
il 6 ottobre scorso, presso la Prefettura di Brescia, il Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato dal Sottosegretario On. Stefano Saglia, ha incontrato insieme al Prefetto di Brescia Livia Narcisa Brassesco Pace, i rappresentanti internazionali di Federal Mogul (Jean Brunol: senior vicepresidente e Ottavio Sessa: Amministratore Delegato di Federal Mogul Italia) ed il Direttore AIB: Piero Costa.
Valutato
che dall'incontro il Sottosegretario ha dovuto prendere atto in modo conclusivo che, malgrado l'interesse di un importante gruppo industriale italiano, non esistono ipotesi di subentro totali o parziali nelle attività della fabbrica Federal Mogul di Desenzano dovute all’indisponibilità della proprietà di cedere l'azienda (composta di edifici impianti e capacità produttiva) e soprattutto che non esiste alcuna ipotesi di reindustrializzazione della fabbrica.
Rilevato
che la fabbrica di Desenzano del Garda, malgrado i continui passaggi di proprietà, ha sempre rappresentato un’importante presenza industriale sul territorio del basso Garda, oltre che un bacino occupazionale per numerose famiglie di concittadini lonatesi.
Preso atto
che dell’importante attività industriale storica, per quanto marginale in un territorio le cui vocazioni economiche spingono gli amministratori locali a favorire investimenti di carattere turistico-commerciale-recettivo, rimane oggi solo un vigoroso e duraturo presidio che, con il sostegno della FIOM, dal dicembre 2009 testimonia la volontà di reindustrializzazione dell'area e la ripresa di una produzione che, è stato ampiamente dimostrato, non essere in crisi viste le recenti acquisizioni da parte della Federal Mogul di produzioni simili in altri stati europei.
Considerato
inoltre che con la decisione di chiusura definitiva ed irrinunciabile delle attività industriali da parte della proprietà tornerà disponibile sul mercato immobiliare del territorio desenzanese un'enorme area dimensionabile in 30.000 mq di superficie di cui 16.000 mq coperti estremamente appetibile per la speculazione edilizia che, soprattutto nel contesto territoriale del Basso Garda, non ha mai conosciuto alcuna crisi di tipo immobiliare.
Preso atto
che la chiusura dell’attività industriale apre le porte ai più svariati strumenti urbanistici di riconversione/riutilizzo/speculazione sull'area: siano essi Piani Integrati di Intervento o Ambiti di Trasformazione di PGT. L'elevato valore immobiliare delle aree inducono inoltre a ritenere forvianti e poco credibili le ipotesi di mantenimento dell'area con destinazione industriale produttiva.
Il gruppo consiliare “ViviAmo Lonato” chiede all’Amministrazione Comunale
di intraprendere le seguenti iniziative in concerto con l’Amministrazione Comunale di Desenzano del
Garda:
- intercedere presso il Prefetto affinché il prelievo degli impianti non avvenga con l’intervento della Forza Pubblica;
- richiedere alla Multinazionale di sostenere in maniera credibile progetti direindustrializzazione che garantiscano la continuità produttiva del sito;
- sostenere l'integrazione al reddito delle famiglie di lavoratori estromessi dal posto di lavoro promuovendo l’istituzione di un fondo comunale a sostegno dell'occupazione denominato "ECO", Economia Comunale per l'Occupazione, che intervenga alla fine del periodo garantito dalle misure statali di ammortizzazione sociale (Cassa Integrazione Guadagni e Mobilità), finanziato con i proventi derivanti dall’Urbanizzazione Contrattata ai sensi della L.R. Lombarda n°12 del 2005;
- favorire, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Desenzano del Garda, il ricollocamento dei lavoratori espulsi dal processo produttivo e all’individuazione di percorsi di riqualificazione professionale e reinserimento nel mercato del lavoro sia durante, che alla fine dei percorsi di Cassa Integrazione e Mobilità lavorativa.